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EUROPA

UNA LEGGE PER LE PRATICHE NON CONVENZIONALI IN CATALOGNA

In Catalunya (Spagna) è stata pubblicata lo scorso Gennaio 2007 la prima legge che regola la pratica dellle terapie naturali. Il testo si ispira al diritto di scelta di opzioni e criteri terapeutici diversi sulla base delle diverse forme di concepire la persona e la salute, provenienti da basi filosofiche e culturali diverse da quella della medicina convenzionale o allopatica.

Con l’incremento dell’impiego di queste terapie in Europa e per soddisfare le necessità di salute e benessere della popolazione, viene sottolineata la tendenza all’integrazione di queste pratiche nei sistemi sanitari dei vari paesi che le hanno regolamentate.
Tra il 1994 e il 1996 la Commissione Europea ha erogato fondi per la ricerca scientifica sulle medicine alternative e complementari. Nel 1999, il Parlamento della Catalunya ha chiesto al governo di istituire una commissione di esperti per avviare ricerche sulle medicine non convenzionali, ai fini della loro regolamentazione.

La medicina allopatica convenzionale può essere praticata unicamente ed esclusivamente da personale sanitario e solo il personale sanitario può esprimere diagnosi e stabilire un trattamento allopatico. Le terapie oggetto della legge possono essere praticate da personale sanitario e da professionisti di terapie naturali che dimostrino di possedere le conoscenze previste dalla legge.

La legge intende le terapie naturali come attività orientate a migliorare la salute ed il benessere collettivo. Il Dipartimento della Salute ha stabilito i contenuti minimi necessari per ognuna delle terapie e le modalità per valutare le competenze dei professionisti.

La formazione dei professionisti deve essere poratat a compimento in centri di formazione accreditati, ed erogata da personale accreditato. L’accreditamento di un professionista da parte dell’Istituto degli Studi della Salute abilita la persona a valutare lo stato dei pazienti e ad applicare la terapia naturale corrispondente a condizione che non sussistano patologie che richiedano l’inserimento nel sistema sanitario.

L’obiettivo della legge è fondamentalmente quello di riconoscere l’impiego di terapie alternative a quelle della medicina convenzionale con la certezza che l’effetto sinergico derivato porti ad un miglioramento dello stato di benessere delle persone.

Le terapie oggetto della regolamentazine sono: naturopatia, naturopatia con criterio omeopatico, agopuntura, terapia tradizionale cinese, kinesiologia, osteopatia, shiatsu, reflessologia, spinologia, dranaggio linfatico, chiromassaggio, diafroterapia, liberazione olistica dello stress con tecniche kinesiologiche.

Gli aspetti da regolamentare di queste terappie sono i requisiti strutturali dei centri di terapia naturale, il processo di autorizzazione di questi centri, i requisiti del personale non sanitario, la formazione, la valutazione delle conoscenze e l’accreditamento dei centri di formazione, la creazione di registri e di un regime di controllo e di sanzione nell’ambito delle terapie naturali.

Le diverse terapie sono state raggruppate come segue:

  1. Criterio naturista: attenzione alle persona in modo integrale per equilibrare, restarurare e armonizzare la loro a scopo preventivo o terapeutico, utilizzando stimoli o agenti naturali che agiscano come lo farebbe la natura della persona e ne potenzino la capacità di guarigione. Rientrano in questa categoria la naturopatia e la naturopatia con criterio omeopatico.
  2. Agopuntura e terapia tradizionale cinese: applicazione di un metodo terapeutico a partire da una diagnosi secondo i criteri della medicina orientale, che offre soluzione ai problemi di salute in base agli aspetti fisici, psichici, energetici, spirituali e sociali della persona intesa in modo olistico. Rientrano in questa categoria l’agopuntura e la terapia tradizionale cinese.
  3. Terapie manuali e tecniche manuali: Discipline in cui si usano le mani per aiutare a restituire la buona salute alle persone o a migliorare il loro benessere, nei casi in cui la salute è conservata ma non si riscontrano processi patologici. Rientrano in questa categoria: kinesiologia, osteopatia, shiatsu, riflessologia, spinologia, drenaggio linfatico, chiromassaggio, diafroterapia, liberazione olistica dello stress con tecniche kinesiologiche.


La legge definisce l’operatore in terapie naturali come la persona che non avendo la titolazione ufficiale o l’abilitazione professionale alla pratica delle professioni sanitarie detiene comunque un accreditamento per applicare una o piú tra le terapie naturali citate sia in centri di pratiche naturali che in strutture sanitarie (in questo caso sotto la supervisione di personale sanitario). L’operatore non è autorizzato a realizzare attività riservate a professionisti sanitari né a sospendere o ritirare la medicazione allopatica prescritta da un medico.

Per quanto riguarda i centri di terapie naturali, la legge prevede le condizioni per la prevenzione di rischi sanitari sia agli utenti che agli operatori.
Inoltre, i centri devono essere forniti dei seguenti vani: area riservata al ricevimento e all’attesa, area di trattamento con lavandino, sapone e asciugamani monouso, servizi con lavamani, wàter e sgabuzzino per i prodotti per le pulizie. Nei centri dove si pratichino delle terapie invasive, gli strumenti e materiali uttilizzati che penetrino pelle, mucose o altri tessuti devono essere sterili e monouso, e si deve osservare una corretta gestione dei rifiuti.

I titolari dei centri sono anche responsabili della custodia dei dati personali e di salute degli utenti. Gli operatori devono informare i pazienti delle finalità e della natura dell’attività terapeutica che riceveranno, al fine di ottenerne un consenso.

La legge descrive anche i processi di autorizzazione, valutazione ed eventuali sanzioni dei centri di terapie naturali, dei centri di formazione e degli operatori stessi.

Speriamo che questo documento sia alla base di una professionalità e serietà che in questo campo non sempre è rigorosa, e che possa servire come punto di partenza per altre iniziative che intendano rendere la nostra professione riconosciuta, apprezzata e rispettata, e ne promuova la conoscenza e la ricerca. Buon lavoro a tutti.

di Raquel Galindo Torres
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