Quello che c'è da sapere e i (nostri)
criteri per capire se una scuola non è una "bufala"
di Luca Ciraulo, Donato Mellone, Sabrina Somma
Avete scelto di iniziare una formazione shiatsu e chiedete di
poter avere dei criteri per giudicare una buona scuola? bene,
armatevi di pazienza e di un buon senso di orientamento, vi porteremo
attraverso un labirinto di sigle, stili, modi di fare e di dire,
vizi privati e pubbliche virtù delle scuole di shiatsu
(e non solo) in Italia.
Questa inchiesta è il frutto non solo dell'esperienza
pluriennale di chi scrive a contatto con il mondo dello shiatsu
in Italia ed in Europa, ma condensa le esperienze di centinaia
di lettori, allievi, professionisti che ci hanno scritto, contattati
e hanno parlato con noi in questi ultimi 10 anni. Non è
nostro intenzione suscitare polemiche, semmai offrire spunti di
discussione. Soprattutto vuole suggerire ai lettori un criterio
per valutare una proposta formativa per diventare operatore shiatsu.
Non è l'unico criterio, ma è il nostro: giudichi
il lettore se è ragionevole oppure no.
Le regole base
Lo shiatsu non è regolamentato da nessuna legge nazionale,
(anche se in Lombardia e Toscana 2 leggi regionali sono approvate
ma non ancora pienamente vigenti al momento di questa pubblicazione)
Questo comporta che:
-
Per praticare shiatsu teoricamente non occorrerebbe nemmeno
un titolo di studio. L'iniziativa delle scuole è privata,
chi desidera divenire un operatore shiatsu valuti la scuola,
non le sigle di appartenenza o le offerte gratuite: si possono
prendere grandi abbagli!!!
-
Si tratta di una "professione libera" ovvero "non
regolamentata" da una legge (come molti altri lavori
e professioni), che è possibile praticare purché
si sia "contribuenti" (fiscali e previdenziali,
come liberi professionisti o con contratto) e si rispettino
le altre leggi dello stato.
-
Le offerte formative per praticare shiatsu sono molto diverse
le une dalle altre, sia in termini di stile che di monte di
ore. Non è vero che "l'una vale l'altra"
- La realtà è che vi sono profonde differenze
in termini di qualità dell'offerta.
-
Nessuna scuola o Associazione professionale (una decina,
solo le maggiori, in Italia, incluse quelle che si definiscono
"Federazioni") può affermare che l'attestato
o diploma rilasciato, o l'iscrizione nelle proprie liste,
abbiano valore "abilitante" alla professione di
Operatore shiatsu. Finché una legge non ne stabilisce
i criteri di riconoscimento, la menzione di "patentini"
"abilitazione" o iscrizione ad "albi",
usati per far intendere che autorizzano legalmente alla professione,
è un raggiro.
Dove non c'è regolamentazione, come nello
shiatsu, troverete certamente molte persone che hanno saputo coniugare
intelligenza, senso di responsabilità e passione. Ma la normalità
non è questa. Non fermatevi perciò alla scuola che
avete pensato "è una fortuna avere vicino casa"
; Potrebbe essere la migliore scuola del mondo, ma molto meglio
visitarne più di una, anzi il maggior numero possibile. Vi
renderete conto di quanto diversa sia la qualità dell'offerta.
Solo allora potrete scegliere con maggiore serenità.
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